Decontribuzione Sud prorogata fino al 30 giugno 2024
Il Ministero del Lavoro ha comunicato che la Commissione UE ha accolto la richiesta di prorogare la Decontribuzione Sud per ulteriori 6 mesi. L’agevolazione per i datori di lavoro del Mezzogiorno, inizialmente in scadenza il 31 dicembre 2023, è stata autorizzata fino al 30 giugno 2024.
La Commissione Europea, accogliendo la richiesta avanzata dal Ministero del Lavoro, ha autorizzato l’utilizzo della misura Decontribuzione Sud, per ulteriori 6 mesi, fino al 30 giugno 2024.
L’agevolazione, introdotta con la Legge di Bilancio 2021, pur prevista fino al 2029 necessita, infatti, di apposita autorizzazione della Commissione UE per la sua applicazione e fruizione in quanto aiuto di Stato. Lo ha comunicato il 19 dicembre 2023 il Ministero del Lavoro.
Cosa prevede la misura
Il bonus Decontribuzione Sud prevede un esonero contributivo massimo del 30% in favore dei datori di lavoro privati, con sede in una delle regioni del Mezzogiorno, per i rapporti di lavoro dipendente, a prescindere dalla tipologia, con esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico.
Le regioni interessate sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia (regioni con PIL inferiore al 75% della media EU27) e Abruzzo, Molise e Sardegna (regioni con PIL tra il 75% e il 90% della media EU27).
Il beneficio è modulato come segue:
Periodo di spettanza |
Misura decontribuzione |
Dal 1° ottobre 2020 al 31 dicembre 2025 |
30% |
Biennio 2026-2027 |
20% |
Biennio 2028-2029 |
10% |